
Come ottenere un APE in modo rapido e conveniente
CERTIFICAZIONE ENERGETICA ROMA


12.10.2014
Novità sui software per la redazione dell'attestato di prestazione energetica
Con l' entrata in vigore delle norme UNI TS 11300-1 e UNI TS 11300-2, sono state introdotte delle modifiche in merito al calcolo e ai metodi utilizzati per determinare le prestazioni energetiche degli edifici.
A seguito ti tali modifiche, i software utilizzati per la redazione dell' attestato di prestazione energetica dovranno adeguarsi alle nuove metodologie di calcolo.
Il DOCET, software spesso utilizzato dai tecnici per la redazione dell'attestato di prestazione energetica, non potrà più essere utilizzato, così come segnalato dal sito ufficiale DOCET : “In seguito all’entrata in vigore della normativa UNI TS 11300-1 e UNI TS 11300-2 del 2 ottobre 2014, relativamente al software DOCET, siamo in attesa di comunicazioni ufficiali dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ciò premesso si consiglia di non redigere APE con il software DOCET. Aggiornamenti saranno comunicati attraverso il sito www.docet.itc.cnr.it”.
Al seguente link, troverete l'elenco dei software per l'attestato di prestazione energetica che sono stati aggiornati e che, quindi, potranno essere utilizzati:
NOVITA' CERTIFICAZIONE ENERGETICA
18.02.2015
Certificazione energetica: a breve le nuove metodologie per il calcolo delle prestazioni energetiche.
A seguito dell’entrata in vigore del DL 63/13, si attendono i decreti attuativi che definiranno le nuove metodologie di calcolo e i nuovi requisiti minimi inerenti le prestazioni energetiche degli edifici. In particolare si interverrà, tenendo conto delle norme tecniche UNI/TS11300-3 e UNI/TS 11300-4, sulla climatizzazione estiva, sull’uso delle energie rinnovabili e sul calcolo dell’energia primaria.
I decreti attuativi dovranno definire «criteri generali, metodologie per il calcolo, classificazione degli edifici, procedure amministrative, format e norme per il monitoraggio e controlli della regolarità tecnica e amministrativa», così come annunciato nel Rapporto sullo stato di attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia redatto dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI).
Il DL 63/13, oltre a soffermarsi sulle nuove metodologie di calcolo, punta all’obiettivo di realizzazione degli Edifici a Energia quasi Zero (entro il 31 dicembre 2020 per edifici di nuova costruzione ed entro il 31 dicembre 2018 per edifici delle Pubbliche Amministrazioni), così come da Direttiva 2010/31/UE, proponendo nuovi standard energetici minimi per gli edifici di nuova costruzione e quelli soggetti a ristrutturazione.
Inoltre, altro obiettivo del Decreto è quello di uniformare sul territorio nazionale la normativa e renderla da subito operativa.
E’ per questo che pochi giorni fa, e precisamente lo scorso 28 gennaio, le Regioni hanno presentato le proprie osservazioni al Decreto in fase attuativa. La maggior parte delle osservazioni delle Regioni riguarda la chiarezza del testo, in modo che possa essere letto in maniera univoca, e l’aggiunta di riferimenti normativi. Inoltre, le Regioni si sono soffermate sul tema della trasmittanza termica degli elementi dell’involucro, chiedendo una proroga temporale per l’attuazione delle restrizioni dei nuovi valori dal 1° luglio 2015 al 1° giugno 2016.